Busta Arancione

La Busta Arancione dell’ INPS
cosa vi dice (e non vi dice) sulla vostra pensione

Avete ricevuto la busta arancione? Vi siete preoccupati? Vi siete spaventati? Oppure avete scoperto che le cose potrebbero non andarvi così male? In tutti i casi si tratta di capire cosa fare adesso, per mettere un po’ più al sicuro la propria vecchiaia. Questo vale anche per chi ha ricevuto dalla busta arancione informazioni non troppo allarmistiche, perché l’Inps tiene conto delle stime ufficiali di crescita del Pil della Ragioneria generale dello Stato, che stima una crescita media dell’1,5%, senza tener conto della recente recessione.

Visto che la media quinquennale del Pil è il moltiplicatore dei contributi dei lavoratori, c’è di che stare all’erta: un punto percentuale di Pil in più o in meno determina pensioni differenti fino oltre il 20 per cento. Dunque preparate i salvadanai, perché le contromisure sono indispensabili, visto che l’unico modo per evitare di andare incontro a una vecchiaia indigente è risparmiare. I modi sono molti, ma i fondi pensione sono gli strumenti specifici. Ma quanto versare? In che modo e con quali aspettative?

Non è semplice calcolare il risparmio coerente con un risultato specifico. Sì, perché una cosa dev’essere chiara: chi versa poco incasserà poco e quando ci si accorgerà dell’esiguità delle rendite pensionistiche, sarà sicuramente troppo tardi.
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